Don’t Look Up è una commedia satirica fantascientifica del 2021, scritta e diretta da Adam McKay, con Jennifer Lawrence, Leonardo Di Caprio, Rob Morgan, Meryl Streep e Cate Blanchett.

 

Trama

All’inizio del film vediamo un gruppo di astronomi al lavoro; una di loro, Kate Dibiasky, individua una cometa non ancora identificata, che perciò prende il suo nome.
Il professor Randall Mindy, successivamente, ne calcola la traiettoria e scopre che questo asteroide, in circa sei mesi, distruggerà la Terra.
I due, insieme al funzionario governativo Teddy Oglethorpe, si recano alla Casa Bianca, dalla Presidente Janie Orlean. Quest’ultima, però, si rivela essere superficiale e materiale, e impone ai tre di mantenere segreta la notizia.

Gli scienziati, consapevoli di quanto la loro scoperta sia importante, cercano di informare la popolazione tramite un popolare programma televisivo condotto da Brie Evantee e Jack Bremmer; quando Kate si accorge della superficialità del programma, però, s’infuria e impreca contro i presentatori. Questo avvenimento la fa diventare un “meme”, rendendola oggetto di prese in giro su internet.

Le cose sembrano prendere una piega positiva solo quando la Presidente Orlean viene coinvolta in uno scandalo a sfondo sessuale; per concentrare l’attenzione del pubblico su altro, dunque, decide d’informare la popolazione riguardo il meteorite e di seguire personalmente la vicenda. Grazie a ciò, la popolarità di Randall cresce esponenzialmente, facendolo diventare un idolo e l’amante di Brie, cosa che lo allontanerà dalla moglie e dai figli.

Dopo la comunicazione dell’imminente catastrofe, viene organizzato il lancio di una flotta di astronavi e missili che colpiranno la cometa e tutto sembra proseguire per il meglio, finché l’imprenditore Peter Isherwell, finanziatore del Presidente e colosso della tecnologia, scopre che il nucleo della cometa è ricco di materiali rari preziosissimi. Il lancio per salvare il pianeta viene dunque interrotto, sostituendolo con un piano basato sulle tecnologie di Isherwell che frantumeranno la cometa in tanti piccoli meteoriti innocui che verranno recuperati.

Kate e Teddy si ribellano e vengono esclusi dall’operazione, mentre Randall, incantato dalla nuova popolarità, abbandona il piano solo più tardi. Il mondo, nel frattempo, si è diviso tra quelli che credono che il piano di Isherwell sia troppo pericoloso e quelli che “non vogliono guardare in alto” (da qui il titolo del film), convinti che la ricchezza portata dalla cometa sarà vantaggiosa per tutti o, addirittura, che la cometa non esista affatto. Quest’ultima posizione viene presa e sostenuta anche dalla Presidente e da suo figlio Jason, capo di gabinetto.

Il giorno del lancio delle tecnologie di Isherwell, moltissime delle capsule che avrebbero dovuto far esplodere la cometa vengono distrutte e il piano fallisce; la cometa, nel frattempo, è diventata visibile, e tutto il mondo si rende conto dell’imminente fine.
La Presidente, Isherwell e altri americani ricchi fuggono nello spazio, ibernandosi a bordo di un’astronave programmata per la ricerca di un esopianeta abitabile.
Randall, Kate, Teddy e Yule, un ragazzo innamorato di Kate, rassegnati all’inevitabile, passano i loro ultimi momenti insieme, a casa di Randall, che si riappacifica con la moglie. Durante la cena, la cometa colpisce la Terra, distruggendo ogni parte del mondo e ogni essere vivente.

Il film si sposta nel futuro dove, 22.000 anni dopo, l’astronave che trasportava i ricchi americani atterra su un pianeta ricco di vegetazione. Su questo pianeta vivono degli animali colorati, simili a struzzi, che divorano la Presidente e che accerchiano gli altri sopravvissuti.

Dopo i titoli di coda, vediamo Jason, dimenticato dalla madre sulla Terra, che emerge dalle macerie; usa il suo cellulare per documentare la situazione, sperando di ricevere dei likes.

 

Personaggi e attori principali

Se le recensioni di Don’t Look Up sono divise tra chi lo trova un ottimo film e chi una pagliacciata, l’unico punto d’accordo lo si trova nel cast.

Non c’è infatti dubbio che il cast di questo originale di Netflix sia stellare; troviamo innanzitutto Jennifer Lawrence, apparsa nel Time tra le persone più influenti del mondo e nella lista delle celebrità di maggior rilevanza di Forbes. Lawrence interpreta Kate Dibiasky, dottoranda in astronomia e scopritrice della cometa che porta il suo nome. La sua interpretazione mi è sembrata essere una delle migliori degli ultimi tempi; è difficile mostrare un personaggio semi-stereotipato come quello di Kate (ragazza con capelli tinti, piercing, personalità forte) come l’eroe di turno, ma Lawrence ci riesce. Arrabbiata e assetata di giustizia, Kate non riesce a contenere il suo disappunto e, accidentalmente o meno, aizza la folla contro i “ricchi che diventano sempre più ricchi” e i politici corrotti. Lawrence si fa prendere sul serio ma, quando ce n’è bisogno, riesce a dare un tono stranamente comico alla sua performance.

Troviamo poi Leonardo DiCaprio come Randall Mindy, Professore di astronomia al Michigan State University. Anche la performance di DiCaprio è perfetta; nelle prime fasi del film, Randall è cronicamente ansioso, e lo spettatore riesce a sentire il suo disagio (e anche una buona dose di “imbarazzo di seconda mano”). Si nota, inoltre, la transizione da questo suo stato a quello di nuova star internazionale che, però, non si lascia mai davvero alle spalle tutti i suoi problemi, nonostante la popolarità. DiCaprio, inoltre, nella vita di tutti i giorni è molto impegnato a favore dell’ambiente, e la sua passione traspare attraverso la sua recitazione.

Rob Morgan interpreta il dottor Clayton “Teddy” Oglethorpe, funzionario governativo a capo del Planetary Defense Coordination Office. Morgan è conosciuto principalmente per il suo ruolo di Turk Barrett nelle sei serie televisive Marvel di Netflix. Mi è sembrato che il film non abbia dato abbastanza importanza a questo personaggio, nonostante sia uno dei tre scienziati che si batte per il riconoscimento di questa minaccia per la Terra; nonostante questo, Morgan risulta assolutamente gradevole da guardare, e non è difficile schierarsi dalla sua parte. Se da un lato abbiamo un DiCaprio insicuro e una Lawrence attiva e travolgente, nel mezzo troviamo proprio Morgan; calmo, pacato, ma deciso nelle sue posizioni, l’interpretazione che offre del proprio personaggio è quello che bilancia le vicende dei due protagonisti.

Cate Blanchett interpreta Brie Evantee, una dei presentatori del The Daily Rip, trasmissione tipicamente americana che non prende mai nulla sul serio. Il personaggio interpretato da Blanchett è forte, sicuro di sé, ma ha anche una parte che, forse, rimpiange la sua popolarità. Non viene mai menzionato esplicitamente, ma è un dubbio che resta allo spettatore, in quanto Brie ha una immensa cultura e personalità che sceglie di mettere da parte per interpretare il ruolo da bella donna sorridente e superficiale. Una recitazione nella recitazione; Blanchett è impeccabile come suo solito, il suo personaggio risulta carismatico anche quando dovrebbe suscitare antipatia (ad esempio, nella scena in cui Brie incontra la moglie di Randall).

Meryl Streep interpreta Janie Orlean, Presidente degli Stati Uniti d’America. Personalmente, ritengo che non potesse esserci un casting migliore di questo. Streep non ha bisogno di presentazioni, e non mi meraviglierei se, un giorno, dovesse diventare davvero Presidente.
Il suo personaggio è irritante e provocatorio ma, allo stesso tempo, esilarante. C’è una buona dose d’improvvisazione nella sua interpretazione, ma è indistinguibile dalle scene del copione. Logicamente, la Presidente manda su tutte le furie, ma la reazione dello spettatore è ammansita dall’interpretazione di Streep, rendendolo comunque un personaggio godibile ai fini del film.

Andiamo infine ad elencare tutti gli attori presenti nel film e i ruoli da loro interpretati.

Gli argomenti

Don’t Look Up è certamente un film controverso e, in quanto tale, ha ricevuto recensioni estremamente positive o estremamente negative, e opinioni discordanti. Specialmente in Italia, i critici si sono avventati sul film, additandolo come banale, dal genere indefinibile e che rappresenta in maniera “troppo semplice” problemi reali.
Le critiche ricevute da questo film, però, mi fanno pensare: esattamente, cos’è che stiamo realmente facendo per contrastare questi “problemi reali”? Criticare un film che tenta di fare informazione sulla realtà delle cose in una maniera comprensibile a tutti (attraverso la satira e l’ironia) non è granché d’aiuto.
Risulta evidente che alla popolazione serva questo tipo di film per comprendere in che situazione ci troviamo. Numerosi scienziati, infatti, l’hanno accolto positivamente.

Don’t Look Up parla di diniego e negazionismo della scienza; la cometa può essere paragonata al cambiamento climatico o ad altri tipi di disastri naturali che non vengono presi abbastanza sul serio da molte persone (come l’attuale pandemia di Covid-19). La pellicola ci mostra, con studiata ironia, come dietro alle luci del palcoscenico e allo scintillio delle star più popolari ci sia un business che, spesso, lavora per distrarre il popolo da ciò che importa davvero – la maggior parte delle volte, con la benedizione di qualche politico o qualche ricco.
Lo scienziato del clima Peter Kalmus, riguardo Don’t Look Up, ha detto che “si tratta di satira. Ma, parlando come uno scienziato del clima che sta tentando di tutto per svegliare le persone ed evitare la distruzione del pianeta, è anche il film più accurato riguardante la terrificante non-risposta della società riguardo questo climate breakdown”.

 

Approfondimento: BASH, Isherwell e il RED Hydrogen One

Nella pellicola, l’umanità comincia a perdere ogni speranza di sopravvivenza principalmente a causa di Peter Isherwell. Si tratta di un imprenditore concentrato sulla tecnologia che, come molti altri personaggi mostrati nel film, tenta di dare al pubblico una visione di sé totalmente opposta da quella reale. Isherwell è, infatti, un miscuglio di giganti della tecnologia (Tim Cook, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg…) e, in quanto tale, il suo unico vero scopo è quello di diventare sempre più ricco utilizzando la privacy dei suoi clienti.

Potreste aver fatto caso ai prodotti della BASH che compaiono nel corso della pellicola, senza essere mai espressamente menzionati: speaker, smartphone, televioni… Isherwell domina il mercato della tecnologia in maniera subdola e quasi distopica. Anche gli stessi droni mandati nello spazio per frantumare la cometa, i BEADS (BASH Explore and Acquire Drones), sono della sua azienda.

Uno dei suoi principali prodotti, però, è il BASH LiiF, uno smartphone in grado di riconoscere e addirittura anticipare umore e avvenimenti degli utenti, suggerendo poi un rimedio, sotto forma di simpatici video per distrarre l’utente. Il BASH LiiF ha la capacità di monitorare la salute e l’umore degli utenti e di offrire delle soluzioni; sembra proprio essere una versione futuristica degli attuali smartwatch, che possono tracciare e rilevare battito cardiaco, livelli d’ossigeno e altre informazioni relative alla nostra salute.

Nonostante questo telefono, effettivamente, non esista (ancora), alcuni appassionati di tecnologia potrebbero aver riconosciuto l’involucro esterno; il design è infatti quello del RED Hydrogen One, uno smartphone della RED prodotto nel 2018. Nonostante si distinguesse per il suo design audace e per la capacità di proiettare ologrammi 3D, lo smartphone non prese piede. Il costo era eccessivo e il cellulare non era abbastanza “consumer friendly”, perciò venne venduto in quantità limitate. Ancora adesso è possibile trovare recensioni online di questo smartphone.

Conclusioni

Ho sentito parlare così tanto di Don’t Look Up, che non ho potuto esimermi dal guardarlo. L’ho guardato con piacere e ho sofferto solo in alcuni punti dove, comprensibilmente, ero troppo impegnata ad arrabbiarmi per la stupidità e la superficialità di qualche personaggio. Non è uno dei miei film preferiti e non ho apprezzato alcune scelte, come quella di mostrare il personaggio di Isherwell come palesemente non neurotipico; tuttavia, il finale mi ha comunque commossa e “risvegliata”.
Lo consiglio? Sì. Lo consiglio a voi, e consiglio soprattutto di guardarlo insieme a qualche vostro parente negazionista.

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