Ginlo
di Jessica Andracchio

 

 

Ecco Ginlo, il successore di Whatsapp


 

Whatsapp è l’applicazione di messaggistica più conosciuta, sia in Italia che all’estero, e anche quella con più concorrenza. Ad oggi, tuttavia, nessuno è riuscito a creare un’app che possa sostituire Whatsapp… fino ad ora; è arrivata Ginlo, applicazione tedesca precedentemente conosciuta come SIMSme.

Non importa quante volte le applicazioni di Mark Zuckerberg vadano in crash; possiamo stare ore senza Instagram, Facebook e Whatsapp ma, appena tornano online, siamo subito pronti ad utilizzarle, e l’idea di cercare un’altra app di messaggistica non ci sfiora quasi mai – tranne le volte nelle quali, per disperazione, ci affidiamo a Telegram.

Nonostante la nostra inspiegabile fedeltà verso Whatsapp, molte aziende hanno tentato di creare applicazioni di messaggistica che potessero distogliere l’attenzione da quelle di Zuckerberg; l’ultima novità del settore è Ginlo.

Precedentemente conosciuta come SIMSme, Ginlo è un’applicazione sviluppata in Germania, caratterizzata da un sistema innovativo e fortemente crittografato, che permette all’utenza di Ginlo (per ora, logicamente, quasi esclusivamente tedesca) di utilizzare in totale tranquillità l’app, senza avere alcun problema di hackeraggio, preservando la sicurezza e la privacy ed evitando fastidiose pubblicità, spam e acquisti in-app.

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Ginlo implementa le note funzionalità delle applicazioni di messaggistica ad un sisyema di cifratura per le comunicazioni che rispetta le norme del GDPR, ovvero il regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea.

Dopo aver scaricato l’applicazione, disponibile sia su iOS che su Android, il procedimento è quello che già conosciamo: basterà inserire il nostro numero di cellulare e una password e ci verrà fornito un ID, una sorta di nome utente, che potremo consultare in qualsiasi momento dal nostro profilo. Potremo poi procedere a personalizzare quest’ultimo proprio come si fa su Whatsapp; aggiungendo la nostra foto, il nostro nickname ed infine uno stato, dopodiché saremo pronti per cominciare a chattare con i nostri amici.

Ginlo ha inoltre alcune funzionalità che ricordano Telegram e che non sono presenti su Whatsapp, come ad esempio i canali. Si tratta perlopiù di canali di notizie in lingua tedesca ma, se l’applicazione dovesse prendere piede anche fuori dalla Germania, ne verranno aggiunti probabilmente molti altri.

Ginlo è disponibile in due modalità; quella per l’utenza privata e quella per le aziende. Quest’ultima risulta a pagamento ed offre funzionalità che garantiscono la massima protezione dei segreti aziendali; la versione per l’utenza privata, tuttavia, è totalmente gratuita.

Visitando il sito dell’applicazione, è subito chiaro come questa voglia consapevolmente rappresentare un’alternativa a Whatsapp, quasi come se ci fosse una sorta di rivalità tra le due parti.
Ginlo, il messenger per le comunicazioni private e confidenziali. La tua alternativa a WhatsApp”, specifica immediatamente il sito web.
Procede dunque ad elencare i vantaggi di Ginlo, come ad esempio la facilità con la quale si possono comprendere le funzioni base (“Intuitivo, utilizzabile senza avere precedenti conoscenze tecniche”), la sicurezza (“Criptiamo i vostri dati con gli algoritmi più resistenti, non solamente durante il trasporto end-to-end, ma anche sui vostri dispositivi, ai quali non abbiamo accesso”) e la sua mancanza di pubblicità, dovuta proprio alla sicurezza dell’app che non può raccogliere i vostri dati per offrirvi pubblicità personalizzate.

L’astio degli sviluppatori verso le altre applicazioni di messaggistica è chiaro anche dalla frequente ripetizione di frasi che oserei definire passivo aggressive: “Noi di Ginlo non siamo come quelle corporazioni astratte che si trovano ovunque e da nessuna parte”, si legge sul sito, “siamo una compagnia autentica di Monaco che un team internazionale composto da 23 nazionalità, disponibili per voi in qualsiasi momento”.
La compagnia alla quale questo messaggio si riferisce è Brabbler, fondata da Eric Dolatre, Jörg Sellmann, Karsten Schramm e Peter Koehnkow con lo scopo di rivoluzionare la comunicazione digitale. “Vogliamo proporvi soluzioni che avrete voglia di provare e di far provare alla vostra famiglia”, dice il team di Brabbler, “e renderle disponibili per tutti.
Brabbler, a detta dei suoi fondatori, è un mondo digitale dove viene garantita la privacy a tutti i suoi utenti, oltre ad una forma di comunicazione, organizzazione e condivisione innovativa, sicura e facile da usare, per noi, la nostra famiglia e i nostri amici.

Da dove viene il nome “Ginlo”? Dal momento che i nostri messaggi sono protetti con tecnologie di crittografia, la spiegazione del nome Ginlo è molto semplice. Nella crittografia, uno dei metodi più comuni è quello del cifrario a trasposizione, nel quale le posizioni occupate da alcune unità di testo sono cambiate in base ad uno schema prefissato; si tratta dunque di una specie di anagramma. È proprio questo il principio dietro il nome Ginlo; scambiando di posto qualche lettera, si può infatti ottenere la parola Login. Si tratta dunque semplicemente di un simpatico cenno al nostro ingresso nel mondo digitale.

Quali sono, in breve, i vantaggi di Ginlo?

  • Garanzia del “made in Germany”: non verrete tracciati in alcun modo e non riceverete pubblicità.

  • Avrete un’alternativa funzionante a Whatsapp, specialmente nei momenti in cui va offline, insieme ai restanti social network.

  • Crittografia che promette sicurezza e privacy totale.

  • Frequenti aggiornamenti dell’applicazione.

  • Una comunità in espansione: ogni giorno, sempre più persone scaricano e usano Ginlo.

  • Supporto contattabile tramite e-mail: support@ginlo.net.

  • Deutsche Post, principale gruppo di poste tedesco, come investitore e shareholder di Brabbler.

  • Facile da utilizzare per qualsiasi fascia di età.

 

 

Vale la pena passare a Ginlo? Opinione personale: teoricamente sì, praticamente no. Ho provato personalmente Ginlo e, in effetti, ha un grande potenziale: ha le funzioni migliori di Whatsapp e di Telegram e, in generale, mi ha dato l’idea di essere effettivamente più efficiente e facile da utilizzare. Questa è la teoria; la pratica, purtroppo, è che in Italia è ancora poco utilizzato e, perciò, i canali sono quasi tutti in tedesco e raramente troveremo persone che conosceremo effettivamente, contrariamente a quanto accade con Whatsapp, che si trova sui cellulari della maggior parte dei nostri amici e familiari.
È però disponibile una funzione che permette di invitare le persone a scaricare Ginlo; si tratta quindi di una valida alternativa per un gruppo di amici o di colleghi che vogliono comunicare in maniera più sicura.
Una cosa è certa; la prossima volta che Whatsapp (e, insieme a lui, inevitabilmente anche Instagram e Facebook) andrà offline, saprò quale applicazione far scaricare ai miei amici e alla mia famiglia per continuare a comunicare senza dover spendere i vecchi quindici centesimi per gli SMS.

 

 

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