Mai sentito parlare di DNS? È qualcosa che usiamo ogni giorno eppure non conosciamo la sua funzione. I DNS infatti, acronimo di domain name server sono tutti quei nomi assegnati ai siti web per identificarli al posto di usare la serie di numeri conosciuta come indirizzo IP.

I DNS sono stati introdotti nel 1983, quando internet era ancora gli albori. Ed è certamente una delle invenzioni che ha rivoluzionato la rete, rendendola più facile da gestire e sicuramente aiutando la sua diffusione. In poco parole si potrebbe dire che un DNS è un traduttore di numeri per gli utenti che utilizzano i browser. Per ogni dispositivo connesso alla rete, per ogni indirizzo IP esiste la sua traduzione, il suo DNS (molto spesso dato dallo stesso provider del servizio, e dunque pubblico a tutti).

Ed è proprio sui DNS pubblici che possono sorgere alcuni problemi, motivo per cui esiste il sistema per modificarli. Quali sono questi problemi? Possiamo raggrupparli così:

  • Privacy: i DNS impostati dall’internet provider possono conservare ed utilizzare i dati di navigazione dell’utente, mentre i DNS alternativi hanno regole sulla privacy molto più stringenti.

  • Censura: Alcuni ISP usano i server DNS per bloccare determinati siti ‘scomodi’. Ecco che cambiando i DNS possono essere raggirati i blocchi di rete.

  • Redirects: Sono stati registrati anche dei reindirizzamenti di alcuni DNS che puntano verso siti pubblicitari o ingannevoli.

Inoltre, cambiare DNS può portare anche ad un miglioramento delle prestazioni. Infatti se tutti gli utenti di un determinato ISP utilizzano lo stesso server DNS questo può sovraccaricarsi diminuendo la velocità di connessione. Mentre i server alternativi di Google, CloudFlare o di connessioni private non hanno questi problemi.

Il cambio di DNS può essere fatto da chiunque in pochi passaggi, sia su Windows che su sistemi MacOS. Andiamo a vedere il sistema Microsoft:

  • Entrate nel pannello di controllo

  • Apri impostazioni rete e internet

  • Centro connessioni di rete e condivisioni

  • Selezionate la rete con cui siete connessi

  • Proprietà

  • Cercate l’Internet Protocol v4 nell’elenco che appare

  • Cliccate su proprietà

  • Al posto dei DNS predefiniti inserite quello scelto: Google Public 8.8.8.8, OpenDNS 208.67.222.222 o altri che vi segnaleremo in seguito

Mentre per chi utilizza i dispositivi della mela, l’operazione è la seguente:

  • Impostazioni di rete

  • Impostazioni avanzate

  • Cliccate sulla linguetta DNS

  • Inserite ora il DNS che avete scelto di utilizzare.

Un’altra via, più semplice, per cambiare DNS è utilizzare una rete privata come le virtual private network, le quali possono anche verificare se avvengono dei DNS Leaks. Cosa sono queste perdite di dati? In poche parole, una perdita DNS è quando la tua connessione VPN rivela alcune o tutte le informazioni sulle tue richieste DNS a terze parti.

Le perdite DNS possono verificarsi per una vasta gamma di motivi, ma in linea di massima rientrano in tre categorie:

  • Il provider VPN non ha protezione DNS: La tua VPN non protegge le tue richieste DNS, il che significa quasi sicuramente che vengono inviate a terzi.

  • La protezione DNS del provider VPN non è solida: Costruire una solida protezione contro le perdite DNS non è facile o economico e presenta una serie di difficili sfide tecniche.

  • La VPN si disconnette ed espone le tue richieste DNS: La tua VPN non ti avvisa né ti protegge dalle connessioni interrotte, il che significa che il tuo computer inizierà a utilizzare i server DNS del tuo ISP ed esporrà tutto ciò che stai facendo in quel momento.

Questo avviene soprattutto quando si utilizzano VPN non affidabili, mentre il consiglio è quello di affidarvi sempre a servizi seri e testati, Certo queste sono a pagamento, ma molto spesso trovate anche VPN in offerta.

Oltre a permettervi di cambiare DNS, indirizzo IP ed evitare monitoraggi, queste reti private crittografano la vostra intera connessione proteggendo la vostra privacy. Di certo una delle maggiori priorità nel mondo di internet.

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